Politiche facili facili di risparmio energetico


Data la situazione Energetica italo-mondiale è ora di fare un po' di politica! Politica in questo caso vuol dire guardarsi attorno e parlare di quello che si può fare per migliorare le condizioni di tutti secondo le proprie competenze. Io credo che le azioni politiche più forti e importanti si possano fare nei luoghi che si conoscono meglio,
quelli in cui si passa più tempo al giorno e sono più chiare le problematiche. Nel post di oggi vi inoltro la mail che un mio compagno ha scritto al Rettore e al Professore responsabile della gestione dell'energia al Poli. In blu ci sono le risposte dei due responsabili delle aree elettrica e termica e al fondo c'è la risposta del responsabile generale. Ci sarebbero tantissime altre cose da dire su questo “dialogo” ma mi limito ad evidenziare una cosa: Gli studenti, che dovrebbero essere una risorsa nella gestione dei luoghi e spazi comuni, sono visti principalmente come fonte di danno e preoccupazione.
Questa è una versione tagliata, per il documento completo farsi un giro qui.



Sono uno studente di Ingegneria Energetica presso il Politecnico di Torino e Le scrivo per segnalare alcuni gravi sprechi presenti nella sede universitaria di corso Duca degli Abruzzi.
  • Energia elettrica:
  1. L’illuminazione dei corridoi andrebbe gestita in modo più opportuno evitando assolutamente di tenere accese le lampade durante il giorno per mezzo di un crepuscolare o, meglio, per mezzo di una persona incaricata (magari sarebbe necessario anche un sensore di presenza dato il limitato transito).
E’ giusto e siamo a conoscenza del problema. Sono stati svolti in questi ultimi mesi lavori con lo scopo di creare l’infrastruttura impiantistica necessaria al controllo e alla supervisione centralizzata degli impianti. La seconda parte delle lavorazioni prevede proprio il ribaltamento degli impianti di illuminazione esistenti (che sono controllati allo stato attuale da ‘n’ orologi e ‘n’ crepuscolari) al di sotto del sistema di regolazione.
Il sistema di regolazione, per gli impianti di illuminazione permette di
  1. Calendarizzare le accensioni (e quindi tiene conto delle festività programmate e non);
  2. Orario;
  3. Controllo luminosità;
  4. …;
Occorre sempre tenere presente che l’Ateneo è un luogo di lavoro e di utilizzo pubblico e che pertanto:
  1. Durante gli orari di utilizzo è necessario mantenere un grado di illuminamento ben definito;
  2. Gli impianti si attivano/disattivano molto presto/tardi per dare la possibilità al Personale di pulire e mantenere gli ambienti in vista del giorno successivo;
  3. A qualsiasi ora e’ necessario garantire un illuminamento minimo sia per le azioni di sicurezza che per gli impianti di video sorveglianza.
  1. Le aule dispari sono dotate di ampie finestre progettate molto probabilmente allo scopo di diminuire il ricorso all’illuminazione artificiale: sfruttiamo questa opportunità alzando le tende che attualmente coprono i vetri e dotando le luci di sensori che provvedano alla loro riduzione quando necessario; stesso discorso per le aule S dove si può ridurre l’illuminazione nelle giornate assolate, nelle aule i e per le aule sopra la biblioteca centrale dotate di tende davanti alle finestre.
Sono aule di una certa data. Di primo acchito penso alla video proiezione, alle dimensioni dei serramenti e alla posizione delle oscuranti. Occorre tenere presente che tutte le nuove (di una certa dimensione aule hanno le oscuranti gestite da cattedra e gli impianti di illuminazione dimmerabili. Quelle che non hanno impianti dimmerabili hanno comunque gli impianti parzializzabili manualmente.
  1. Spero che i dispositivi per consentire l’accesso wireless alla rete vengano disattivati nei periodi notturni e durante i festivi data l’assenza di utenti che possono usufruire del servizio.
Da quello che so la maggior parte sono di tipo POE ( power on ethernet ), pertanto se non c’è utenza non vi è utilizzo.
  1. Le luci di emergenza dovrebbero accendersi solo quando manca realmente la luce dalla rete elettrica e non quando si spengono le luci principali solo perché ciò viene fatto dal quadro elettrico (luci emergenza mensa, luci emergenza corridoio che porta al dipartimento di energetica, luci emergenza corridoi sopra la biblioteca centrale).
Per l’illuminazione di sicurezza sono presenti corpi illuminanti di tipo ‘solo emergenza’ e di tipo ‘sempre acceso’ installati secondo le disposizioni normative. Per il tipo ‘solo emergenza’ l’accensione dei corpi illuminanti è prevista l’attivazione quando viene a mancare l’illuminazione normale. La contemporaneità (a cui si riferisce lo studente) è possibile solo in fase di controllo, quando vengono eseguite le verifiche.
  1. Educare all’uso razionale dell’energia elettrica a casa, a scuola, in ufficio, ecc tramite manifesti affissi nelle bacheche, messaggi sul sito internet e sulle televisioni interne.
  • Energia termica:
  1. I radiatori dei vari corridoi dovrebbero essere dotati di valvole termostatiche o di un termostato centralizzato per mantenere i 19 o i 20°C senza eccessi di temperatura; le valvole termostatiche già presenti devono essere bloccate sulla terza tacca o poco più.
Purtroppo abbiamo avuto diversi casi di furto di testine delle valvole termostatiche specialmente in zone comuni e non presidiate. Stiamo realizzando un sistema centralizzato di supervisione che prevede il controllo della temperatura dei corridoi a zone. Il sistema verrà messo in servizio entro la fine dell’anno.
  1. Installare materiali termo riflettenti dietro ai radiatori.
Nell’ambito dei recenti interventi di ristrutturazione edile ed impiantistica si è intervenuto realizzando la coibentazione dei sottofinestra per migliorare le prestazioni termiche dell’involucro edilizio.
  1. Tenere chiuse le finestre e le porte che danno verso l’esterno d’inverno o d’estate quando è in funzione l’aria condizionata (la ventilazione forzata dovrebbe assicurare un sufficiente ricambio).
Concordo
  • Acqua:
  1. Consiglio l’adozione di frangi getto apposta per la riduzione dei consumi idrici da installare su tutti i rubinetti di tutti i servizi igienici della struttura.
Tutti i bagni sono provvisti di rompigetto sui rubinetti; purtroppo si manifestano spesso episodi di furto o manomissione da parte degli utenti.
  1. Il tempo di chiusura delle elettrovalvole dei rubinetti con fotocellula è troppo lungo e l’acqua continua ad uscire anche quando non serve più; anche il tempo di chiusura dei rubinetti con “pulsante” e eccessivo ed alcuni non si chiudono nemmeno.
Il tempo di apertura dei rubinetti automatici è impostato in fabbrica. Gli interventi per eventuali trafilamenti vengono eseguiti su segnalazione
  1. Alcuni sciacquoni dei servizi igienici lasciano uscire acqua in continuazione.
Gli interventi di riparazione vengono effettuati su segnalazione, comunicando il guasto direttamente all’e-mail manutenzione.idrotermica@polito.it o al personale addetto delle varie portinerie.
  • Rifiuti:
E’ necessaria una riduzione della quantità di scarti prodotta e un capillare sistema di raccolta differenziata di ogni frazione: carta, plastica, vetro e lattine, organico per le mense, per i bar ma anche per le altre zone (e magari anche medicinali, pile e consumabili per la stampa come già in parte avviene).
Non basta pero disseminare il politecnico di cestini colorati, ma si deve educare la gente al corretto smaltimento di quello che getta via tramite manifesti, conferenze e tramite la televisione interna; credo che ciò sia molto importante dato che ogni persona presente su questo pianeta (compresi ingegneri e architetti) dovrebbe sapere queste cose basilari e non solo le conoscenze molto più complesse che si insegnano al politecnico; la raccolta differenziata, infatti, significa riduzione dell’impiego di risorse naturali non rinnovabili, riduzione dell’impiego di energia elettrica e termica e riduzione dell’impiego di acqua e sostanze chimiche (con tutte le emissione inquinanti e clima alteranti che derivano).
...
Anche la carta (e l’energia elettrica e l’inchiostro) viene sprecata in grande quantità: stampa e fotocopia su una sola facciata, stampe inutili o di prova, ecc: bisogna educare a stampare con margini ristretti, con pochi spazi inutili, su entrambe le facciate visualizzando prima l’anteprima di stampa sul monitor; la carta usata deve essere certificata FSC e non essere sbiancata con cloro (TCF), con sbiancanti ottici (OBA) o prodotta in ambiente acido (ACID FREE), o molto meglio, essere carta riciclata o mista (anche i tovaglioli per la mensa e per i bar di carta riciclata sono già in commercio) .

In conclusione le scrivo non da studente di ingegneria, ma da persona che vive in questo mondo ed è molto preoccupata per il suo futuro e per quello del pianeta (e cerca di ridurre i suoi impatti); Le chiedo quindi di intervenire subito per contribuire a sopprimere gli sprechi di una grande struttura come il nostro politecnico e delle persone che ne fanno parte.
Come avrà notato la maggior parte di questi consigli non richiede esborsi economici ma solo volontà delle persone (come la maggio parte degli accorgimenti per ridurre il nostro impatto ambientale).
Grazie mille per la lettura e per l’applicazione di almeno parte di quanto scritto.



Grazie per le sue puntuali osservazioni, che denotano non soltanto un'invidiabile competenza ma soprattutto un ancora più apprezzabile senso civico. Ho chiesto ai responsabili degli impianti termici ed elettrici di rispondere alle sue domande esollecitazioni. Le allego due documenti in cui punto per punto vengono date - quando possibile - delle risposte esaurienti o comunque delle spiegazioni, non nell'ottica di difendersi da delle accuse, ma di cogliere l'occasione per lavorare insieme a migliorare l'efficienza energetica del nostro Politecnico.

Restano inevase le sue giuste considerazioni sull'area "Rifiuti", di cui non è responsabile il nostro ufficio né l'area Edilizia e Logistica. Sono però completamente d'accordo con lei che è un'altra faccia del medesimo problema, che va dunque affrontata dalla nostra istituzione con lo stesso spirito e lo stesso impegno - se non dalle stesse persone. Cercherò di fare in modo che le sue note raggiungano le persone che se ne occupano.

Per parte mia le assicuro che l'impegno verso l'ambiente caratterizza da sempre il mio lavoro come "Responsabile dell'energia" e anche come docente e cittadino. Ma si può sempre migliorare, e occasioni come questa sono preziose !

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