Le luci della centrale elettrica spiegate a mia nonna

Giovedì mia nonna mi ha chiesto di scaricarle un po di canzoni da mettere sulla sua radiolina, mi ha dato l'elenco che gli avevo chiesto di prepararsi e ci siamo messi al pc. Ci saranno state una quarantina di canzoni e per ogni benedetta canzone mia nonna impostava la melodia e poi partiva con "uuuu che bellaaa, la cantava sempre mia suocera alle bambine quando andavamo a trovarla".


Gli aneddoti erano dei più vari e spesso riguardavano persone non strettamente legate a lei o che avevano avuto poco peso nella sua vita, alcune erano entrate in contatto con lei ed erano rimaste nella sua testa solo per una canzone. Finito il lavoro mi chiede semplicemente, ma voi non avete delle canzoni che vi ricordano qualcosa o qualcuno?

Io e mio fratello e adesso anche mio fratello più piccolo, come credo molte persone della mia età, ascoltiamo musica in continuazione tra pc, mp3, concerti e serate con chitarre ed è difficile passare giorni senza che qualcuno o qualcosa ti metta una canzone in testa volontariamente o no. Pensavo quindi che il mio inconscio ci avrebbe messo tanto a tirare fuori una risposta bella e invece "Le luci della centrale elettrica - Quando ritornerai dall'estero.mp3" mi è venuta subito in mente.
Probabilmente perchè si erano già sprecati discorsi su Vasco Brondi come cantore della nostra generazione o forse perchè l'ho ascoltata troppe volte dopo essere ritornato dalla Svezia e gia ne avevo tentato una sorta di esegesi, fatto sta che consciamente non sarei riuscito a trovare una risposta migliore, anche pensandoci un giorno intero.

Mentre mia nonna ascoltava già mi chiedevo come avrei fatto a fargli capire qualcosa di un cantante che moltissime persone che conosco non riescono a capire e odiano perchè sembra che dica cose a caso. Ovviamente fanno bene ad odiarlo perchè è vero che dice cose a caso, ma secondo me sono cose a caso geniali, soprattutto se ti rendi conto che queste cose a caso le stai vivendo. Pensavo ad una battaglia persa, ma, esattamente nel punto della canzone che un mesetto prima me ne aveva rivelato il senso, mia nonna parte con "uuuu ho capiiito, come te che sei andato a trovare i tuoi amici e dormivate per terra, bellaaaa".


Quest'estate sono stato da un mio amico a Stoccolma, lui ha vissuto per due mesi in subaffito in una stanza in un corridor, c'era un letto vero, un materasso per terra e delle coperte stese che fungevano da materasso per altri ospiti, tra le nostre valigie e la roba dell'inquilino precedente in camera non si vedeva il pavimento. Il letto puzzava molto e così io dormivo sul letto e lui sul materasso. Parlando di questa situazione con una sua collega o compagna (il confine tra il lavorare insieme e lo studiare insieme è molto labile) scopriamo che lei possiede un introvabile spray disinfettante deodorante per materassi. Non so se mi è venuto in mente mentre ne parlavamo oppure mentre ascoltavamo la canzone cucinando, fatto sta che

Metteremo dei letti dappertutto, materassi sporchi volanti, si sparse dovunque l'odore dei disinfettanti

stava parlando di me.

Trovata la chiave di lettura il resto sembrava chiaro, soprattutto dopo aver avuto esperienze di amici all'estero. Sinceramente penso che la canzone si riferisca ad una ragazza ma non credo ad una fidanzata, ma può funzionare anche con gli amici.

Saremo come gli aironi che abitano vicino ad un campo nomadi e andremo ancora a letto vestiti come ai tempi dei primi freddi e degli elenchi telefonici sui reni

Gli aironi che vivono vicino ad un campo nomadi sono instabili e precari alla seconda, ed è così anche per noi perchè viviamo in subaffitto da un tizio che conoscevamo a malapena e che in quella casa non sarebbe stato a lungo. Tornare a casa la sera in un letto non tuo, senza nessuno che ti dica di lavarti i denti, senza la possibilità di portarti il pigiama perchè il bagaglio a mano è troppo piccolo per queste cose, fa si che si vada a dormire in camicia. E fortunatamente a Stoccolma faceva ancora caldo e non era necessario coprirsi con ogni cosa possibile.

Oltre al dove dormire, si parla anche di cosa mangiare, cioè del tema del lavoro, che è così fondamentale anche se a volte non necessario. I miei amici studiano all'estero e attraverso borse di studio o genitori qualche cosa per mangiare e bere c'è sempre. Ma qualcuno che va all'estero, non lo fa per andare a scuola, tornare a casa, mangiare, dormire e il sabato andare alla festa dell'università; lo fa per avere nuove occasioni ed è difficile prenderle con soldi non tuoi, è facile andare al supermercato coi soldi che ti mandano i tuoi è difficilissimo offrire un giro di birra al tuo tavolo anche se te lo potessi permettere. Per questo e per fare nuove esperienze si cercano dei lavori di ogni tipo

La nostra anima che ansimava era per un occupazione temporanea, era una gara di resistenza

8 ore di lezione 4 di lavoro almeno 4 di socialità 2 per spostarsi per la città, pulire casa, andare in banca; ne rimangono 6 per dormire e mangiare e non ne rimane nessuna per chiedersi quanto si è stanchi.

L'eyeliner per andare in guerra

dammi 50 centesimi
dammi 50 centesimi


Nei pochi cassetti delle nostre piccole stanze c'è quasi niente, non ci sono monete di valute strane che sarebbero sempre utili, e l'unica cosa per difendersi dalla città è l'eyeliner; non è per farsi belli è per non apparire allo sbando, per trattenere l'intimità.

Ma la cosa più importante, soprattutto per chi non è partito è cosa diventeranno i rapporti con gli amici, fidanzati, amanti; come modificherà, questa realtà faticosa e sempre nuova, relazioni che si davano per scontate.

Il tuo fuoco amico

è questo, non ti trattengo se vuoi partire ma so che in qualche modo ti perderò.

non mi ero accorto che i tuoi orecchini per i riflessi lanciavano dei piccoli lampi, non avevo capito la direzione dei tuoi sguardi

Poi ci si incontra di nuovo e si sente che manca qualcosa, siamo troppo occupati a raccontare cosa abbiamo fatto in nostra assenza per riuscire a vivere e goderci il momento. Se è sei mesi che non ti vedo è fondamentale per stare in relazione raccontarsi cosa ci è succeso fino a qui e non riuscirò più a farmi distrarre dai tuoi orecchini. E quando ritornerò a capire la direzione dei tuoi sguardi, le tue necessità, le tue nuove paure e le tue possibili speranze e saremo pronti a fare di nuovo qualcosa insieme probabilmente dovremo staccarci di nuovo.

e sempre come un amuleto tengo i tuoi occhi nella tasca interna del giubbotto

Quel che ci resta sempre è che so che quando farò qualcosa in un modo o nell'altro chiederò il tuo aiuto e mi assisterai e mi porterai fortuna perchè penserò anche alle tue reazioni e consigli e non solo ai miei.

e tu tornerai dall’estero, forse tornerai dall’estero e tu tornerai dall’estero, FORSE tornerai dall’estero

La precarietà la sento non solo nel dove andrò a dormire il mese prossimo, riuscirò a lavorare, chi incontrerò, ma anche nel quando tornerò a casa, cosa farò da grande, non avere un piano quinquiennale. Nessuno dei miei amici sa esattamente quando tornerà dall'estero nè se quando tornerà rimarrà definitivamente qui.

Ma nelle nostre parole e nei nostri discorsi non c'è small talking sono cose vive e pesanti. Ti capita di incontrare delle persone e subito stai parlando dei tuoi più intimi progetti e delle possibilità che hai avuto e di quelle che non avrai, fino a dimenticarti degli appuntamenti e quasi a piangere.

adesso che quando ci parliamo i nostri aliti fanno delle nuvole che fanno piovere
adesso che quando ci parliamo i nostri aliti fanno delle nuvole che fanno piovere
adesso che quando ci parliamo i nostri aliti fanno delle nuvole che fanno piovere.



Pensandoci bene non è che mia nonna sia nuova a tutto questo, anche se non c'erano pc e cellulari, se sapeva a malapena leggere e scrivere, se usavano carrozze e cavalli al posto delle macchine, se mio nonno faceva l'idraulico e il muratore e non pubblicava articoli di fisica teorica, a 23 anni e con quattro figlie anche lei è partita per Torino, che è come se io andassi a vivere su Marte.

p.s.
Chiedo a scusa a Le luci della centrale elettrica per questo che ho scritto, spiegare le cose poetiche è come farle a fette e non ne ho nessun diritto. Questa è solo una mia interprertazione alla luce della mia esperienza quindi è quella vera che spiega il vero significato della canzone.

7 commenti:

  1. Grande! é circa un anno che ascolto questa canzone, mi ha sempre colpito inconsciamente ma solo dopo aver letto questa pagina ne ho compreso il significato, o almeno parte di esso. Quindi grazie.

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  2. Bellissimo commento...grazie..

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  3. È da un anno e mezzo, da quando mi sono trasferita all'estero e ho trovato questa canzone nel cd fatto da un'amica, che le sue "parole a caso" mi arrivano dritte al cuore.
    Grazie per la tua storia.

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  4. ciao, ho conosciuto questa canone da poco tempo. all'inizio non l'avevo proprio capita, e sono capitata in questo blog per avere spiegazioni; però la tua interpretazione penso che sia molto personale...capita spesso di volersi riconoscere nel testo di una canzone.
    Oggi riascoltandola tutto mi è stato chiaro e volevo condividerlo: parla di una ragazza, che in gioventù si è battutta per degli ideali sociali di estrema sinistra, attiva; inizia in un garage per passare in un centro sociale. però crescendo si riscontra con il mondo reale, mette da parte i suoi sogni, per un posto fisso (all'estero), anche se non del tutto, infatti di sera continua a frequentare quei posti. penso che lui abbia avuto un rapporto con questa persona, o c'era l'intenzione (i dammi 50 centesimi credo che sia collegata ad una frase di Marilyn Monroe in cui dice:"ad Hollywood sono disposti a dare 1000 dollari per un bacio e 50 centesimi per l'anima ") e a quanto pare anche lei ricambiava "non avevo capito la direzione del tuo sguardo". infine questi due si rincontrano dopo molto tempo, in inverno; i loro discorsi sono tristi e lei forse ritornerà dall'estero....una canzone dl testo retorico

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  5. Ciao, ho appena letto tutto ciò che hai scritto. È una bellissima descrizione della canzone, molto personale. Su un forum ho letto un'altra interpretazione, anch'essa validissima, secondo la quale il soggetto della canzone è l'Italia. E l'Italia è la ragazza che si scontra con il mondo mettendosi l'eyeliner, che fronteggia con l'arretratezza e che non riesce a risollevarsi dopo il suo declino e che forse tornerà dall'estero, cioè ritornerà forse un giorno con lo splendore che ha sempre avuto mentre intanto se qualcuno prova a proporre qualcosa per superare la crisi o la debolezza italiana le parole (gli aliti) si transutano solo in temporali, acqua (materia liquida) e disperazione.

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