Less Money Best Food
C'è un argomento fondamentale di cui non abbiamo ancora parlato su questo blog, un argomento fondamentale per vivere ma soprattutto per farlo senza soldi: il cibo. Soprattutto perchè credo che risparmiare sul cibo possa portare in molti casi anche a mangiare meglio!
Le prime due cose da dire in questo discorso riguardano il cibo che viene buttato e l'eccesso di cibo mangiato. Facendo due calcoletti sui primi dati trovati su internet ho trovato che ogni anno mangiamo circa 350 kg di cibo e ne buttiamo via altri 100. Guardando invece al fabbisogno energetico medio in teoria dovremmo mangiare circa 300 kg di cibo all'anno. Dicendo che ogni anno comprate 450 kg di cibo a persona perchè ne buttate via 100 kg e altri 50 li mangiate ma non vi faranno bene e consigliandovi quindi di non buttare via il cibo e di non mangiare più del dovuto potrei terminare l'articolo facendovi risparmiare un terzo della vostra spesa alimentare facendovi stare meglio.
In realtà è molto difficile non buttare quei 100 kg perchè spesso non siamo noi a buttarli ma quelli da cui noi compriamo il cibo, anche a più livelli. Ed è difficile anche non mangiare quei 50 kg perchè spesso ci sono dei meccanimi sociali e psicologici ben radicati di mezzo. Anche se ueste sono cose molto interessanti e dove ci sarebbe tanto da lavorare, in questo articolo voglio concentrarmi particolarmente sui 300 kg di cibo mangiato.
Mia nonna quando era piccola, ma anche un mezzo miliardino abbondante di persone oggi, ogni giorno prendono un pò di farina la impastano e fanno il pane o la pasta, prendono delle verdure o qualche erba attorno a casa loro e la condiscono. Può capitare che qualche giorno un vicino si presenti con dei pezzi di carne fresca oppure ci siano fave, riso o altri legumi o cereali al posto della farina. Spesso invece ci sono dei frutti o delle verdure in più e si trattano per conservarli il più possibile. Ogni posto nel mondo ha le sue varianti e ogni posto nel mondo ha i suoi metodi e le sue preferenze.
Io invece mangio roba che non so da dove venga, quanto tempo prima sia stata creata o prodotta, spesso cotta male, spesso non so nemmeno quello che sto mangiando. Secondo voi, a bruciapelo, quale delle due opzioni è
(a) più economica
(b) più buona nel senso di gustosa e soddisfacente a breve termine
(c) più salutare nel senso che mantiene il corpo in buone condizioni
Potrei terminare l'articolo anche qui, dicendovi di smettere di leggere e andare a raccogliere qualche erba, ma non sarei molto credibile. Anche perchè ci sono processi tecnologici e macchinari che hanno indubbiamente migliorato le qualità del cibo e non sfruttarli sarebbe più che stupido.
Per conservare le patate si può interrarle in un luogo freddo e buio, possibilmente avvolte da cartone e giornali o paglia per difenderle un minimo dall'umidità, oppure potete metterle in frigo. A meno di non avere un frigo nel raggio di 500 m, la seconda opzione è chiaramente vincente. Nel caso non abbiate un frigo a disposizione vi prego di dirmelo, verrei volentieri a farvi visita, a parlare di metodi di conservazione, di produzione del freddo e a guardare le stelle la notte.
Il mio frigo invece contiene roba surgelata che mia madre compra per pena da una tizia al telefono. Non vediamo cosa abbiamo comprato finchè non apriamo la busta per mettere la roba (si roba perchè non è cibo) in pentola, figurarsi capire cosa stiamo mangiando veramente, e dire che siamo ciò che mangiamo.
È da notare anche come queste aziende di surgelati tengano molto all'immagine del prodotto, a far si che sembri come uscito da una fabbrica asettica e che non abbia mai toccato la terra nè visto il sole, ovvero cercano di togliere tutta la storia all'alimento. Perchè lo fanno? Perchè vogliono rassicurarci e farci credere che quei piselli in scatole da 500 g ci sono e ci saranno sempre, continueranno ad arrivare se ordinati e niente potra mai impedire di mangiarceli, amen. Io penso che questo (unito al processo di surgelazione e all'insaccamento in plastica) tolga del tutto il gusto al cibo, perchè è il tempo che impiega a crescere, con le conoscenze e l'impegno di qualcuno, oltre al sole e alla terra che danno valore e gusto al cibo.
Per farla breve le cose fatte in casa o da qualcuno che conosciamo o in generale le cose rustiche sono più buone! Perchè quando è così possiamo vedere cosa c'è dietro e cosa c'è dentro il cibo, sappiamo quanto tempo e passione è stata messa dentro perchè oltre l'occhio anche il cuore e il cervello vogliono la loro parte!
Sembra quindi che si possa fare davvero tanto per recuperare un pò di sana rusticità o ruspanza, è certo che bisogna volerlo e muoversi un pò, ma l'impegno è molto meno di quel che sembra e penso che sia una fatica dannatamente divertente e soddisfacente.
È queste sono le chiacchiere, per passare al dunque io ho in mente tante cose che spero di realizzare coinvolgendo un pò di gente, perchè più si è e meglio vengono le cose, meno si fa fatica e più ci si diverte. La prima cosa è che stiamo organizzando sono delle serate in cui cucinare / produrre cibo, perchè di cibo è bello parlarne ma è ancora più bello farlo e mangiarselo insieme.
Un altro passo che voglio fare è collaborare a gestire un piccolo orto, ci ho già provato gli ultimi anni ma in maniera poco fruttuosa, perchè sono pur sempre un cugino di città. Quest'anno ho già trovato un collaboratore estremamente valido che dovrebbe sopperire alle mie mancanze di tempo e capacità.
Dovrei anche girare un pò di più per mercati, produttori, ristoranti, aziende agricole e gruppi di acquisto per cercare collaborazioni; anche in questo caso fare rete vuol dire andare a segno!
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Decisamente interessante ma penso che sia un discorso semplicistico, ci sono dei casi dove le cose "rustiche" come dici tu sono ovviamente superiori, ma in fin dei conti lo sviluppo tecnologico e i processi industriali hanno permesso di elevare sia di qualità ma soprattutto in quantità i cibi prodotti.
RispondiEliminaGray: la quantità sì, la qualità forse no, il prezzo sicuro...
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